Cictecca montese
La Cistecca montese
Io vivo in un paese vicino Napoli, Monte di Procida, dove c'è una tradizione lunghissima e radicata da decenni (forse centinai di anni) in cui si emigrava,e in particolare in Nord America.
Qui a Monte il 98% delle famiglie ha ancor oggi un parente prossimo o lontano che vive in USA.
Anche io da piccina ci sono stata,anche se non per molti anni e poi siamo tornati qui.
Tutto questo per spiegarti da cosa deriva la parola CISTECCA: Cheese Steck (cioè carne al formaggio).
Tutto cominciò nel 1984, a Monte di Procida il Sig. Fascelli G. un macellaio ed un suo carissimo amico italo-americano il Sig. Coppola L. proprietario all’epoca di un noto pub (Chalet Sunrise) pensarono di “rielaborare” una pietanza, la Cheese Steack, che aveva le sue origini negli Usa in particolare a Philadelphia ma che con le opportune modifiche potesse soddisfare il palato dei più raffinati clienti flegrei.
Dopo lunghi tentativi e prove riuscirono ,attraverso un elaborato processo di lavorazione della carne bovina , a produrre una pietanza che oggi è utilizzata da moltissimi pub per realizzare il classico panino con la “Cistecca” fatto di carne bovina, formaggio (sottiletta) e dai più svariati contorni partenopei.
Oggi Monte di Procida, grazie all’idea geniale dei due imprenditori, è conosciuta anche per questa pietanza gustosa che ora è esportata ed imitata in molte regioni d’Italia.
Molti, però, ancora confondono “La Vera Cistecca montese” con la cheese steck americana; in realtà sono due prodotti diversi.
La carne che è la base della nostra “Cistecca” si ottiene dalla lavorazione di 4 componenti del bovino a differenza del prodotto americano che utilizza un solo componente del bovino.
Questi componenti del bovino si compattano assieme (non chiedermi come, non lo so) e poi si affettano con affettatrice in modo sottilissimo a formare delle fettine sottili e frastagliate che definirle straccetti è riduttivo.Il tutto si mette in mezzo a dei particolari panini allungati tipo sfilatini i quali vengono anch'essi leggermente piastrati e resi un po croccanti con vari contorni a scelta dell'avventore o più semplicemente con pomodoro e insalata. 😄
Credetemi, anche se ormai mangio poca carne: UNA SQUISITEZZA!
La foto che segue mostra il tipico taglio delle carni
L' unico appunto che mi sento di fare ai cuochi e agli inventori e' questo: con tutta l' attenzione e particolarita' della carne scelta e preparata cosi', per cui unica nel suo genere, si vanno a perdere in un bicchiere d' acqua mettendo una comune e industriale sottiletta che di formaggio non ne vede neanche l'ombra;con questo ben di dio di preparazione, perche' non mettere un formaggio del nostro territorio? Un provolone del monaco tagliato sottilissimo, una provoletta di Agerola...ne abbiamo tanti e buonissimi che si sposerebbero benissimo con quel tipo di carne.
E io sono più che d'accordo con te mia cara! ... secondo te,io quando la faccio a casa cosa uso....????